TORRETTA DI BOSCO MINNITI

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La torre denominata di Bosco Minniti è del XIV secolo, datazione ricavabile dalla struttura architettonica stessa e dagli elementi decorativi come il piccolo rosone circolare con motivo cruciforme formato da quattro fori; esso è posto al di sopra dell’unica porta di accesso caratterizzata da portale ad arco acuto evidenziato da cornice cordonata con volute terminali. Mancano al momento documenti d’archivio che possano supportare questo inserimento cronologico e, purtroppo, è andata perduta l’iscrizione incisa probabilmente su una lastra marmorea collocata nell’edicoletta al di sopra del portale di cui rimane l’impronta. La torre ha pianta rettangolare (m 5,8 per m 6,7) e un ‘altezza di m 6. Il coronamento è ancora quello originale e presenta agli angoli delle merlature. La copertura è terrazzata. Il prospetto principale è orientato a Sud. Si segnalano addossati ai muri Est ed Ovest murature tardive relative al riutilizzo della torre in epoca più recente. L’edificio è realizzato nella parte basamentale da grossi blocchi in pietra calcarea, forse di reimpiego e, nell’elevato, da opus incertum. Tracce di intonaci sono ancora visibili lungo le murature. L’interno è caratterizzato da un unico ambiente con copertura a botte a m 5 dal pavimento; esso è illuminato da una monofora e da feritorie. Nell’angolo S-O si apre nella volta un apertura rettangolare che aveva un doppio utilizzo: serviva per collocare la scala lignea che serviva a raggiungere la terrazza e come buttatoio per far cadere dall’alto pietre sui malintenzionati. Dalla semplicità strutturale dell’edificio si evince che esso doveva assolvere più ad una funzione di avvistamento che di difesa. Ubicata a circa km 2 dalla costa rientrava, quindi, nella categoria delle torrispecula; i guardini di stanza nella torre segnalavano il pericolo suonando le buccine. I guardiani avevano il compito di comunicare con le altre torri con segnali di fumo nelle ore diurne e di fuoco nelle ore notturne. Si usava anche issare un bastone culminante con un mazzo di fieno che, se veniva calato indicava l’arrivo di navi corsare. La torre si presenta in buono stato di staticità ma necessita di un intervento di restauro e conservazione e, soprattutto di rivalutazione e fruizione. La Torre di Bosco Minniti è una delle più antiche essendo la maggior parte di esse datate al periodo spagnolo; essa, inoltre, pur nella sua semplicità planivolumetrica, rivela una ricerca artistica non indifferente nella decorazione del prospetto principale che la pone a confronto con i ragguardevoli esempi di architettura aragonese-catalana riscontrabili in tanti palazzi di Ortigia. Uno studio mirato all’aspetto architettonico e alla ricerca d’archivio potrebbe riportare in luce una pagina della storia di Siracusa che, ci piace sottolineare, supera spesso le mura ortigiane per attestarsi su una terraferma spesso trascurata e sconosciuta ai più.